L’incisione sulla ceramica bianca risulta essere difficile per quanto riguarda la gestione dei volumi.
Mi sono cimentata nella riproduzione di un’immagine incisa su di una tazzina da caffè.
Il mio primo impatto non è stato dei migliori. Ho provato invano a usare le punte abrasive per poter intervenire poi, con le punte di gomma, pensando di poter riprodurre lo stesso effetto di chiaroscuro che solitamente ottengo con il vetro. Ma ahimè, non è stato così!
Ho dovuto optare per un’altra scelta, ho usato esclusivamente le punte diamantate, di diverse ampiezze (tonde, rettangolari o a punta) come se avessi in mano un unica matita da disegno. Così facendo ho creato l’effetto dei volumi non attraverso la pressione della punta diamantata, ma attraverso il segno eseguito con il tratteggio o il puntinato.
Di seguito potete osservare la tazzina da caffè in questione.
L’immagine è stata creta dal committente.
Il soggetto riprodotto è una stilizzazione di due vulcani che si affacciano su un golfo. Come accennato quanto sopra, la difficoltà è stata proprio nel distinguere i volumi dei due vulcani.
Per il vulcano di sinistra, ho optato per un’incisione quasi piena, tralasciando esclusivamente gli spazi tra la cima e la parte in unione con il vulcano di destra (rimasti in rosso). La parte inferiore, quella che si affaccia sul golfo è stata realizzata con del tratteggio alternato al puntinato per ricreare le abitazioni dei borghi. Mentre, per quanto riguarda il vulcano di sinistra, ho optato per un incisione semipiena terminante con un tratteggio su tutta la parte destra.
Nonostante la prima incertezza, alla fine, l’incisione non è stata complicata. Posso ritenermi soddisfatta del lavoro e considerare questo materiale, la ceramica bianca, quale ottimo per la lavorazione.
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Gli strumenti utilizzati per incidere superfici dure, quale il metallo, il bronzo e il ferro, sono gli stessi che per il vetro; si utilizzano sempre le punte diamantate.
La resa dell’incisione però è differente per ognuno dei materiali duri.
L’incisione che si effettua sul bronzo è probabilmente la più facile rispetto agli altri materiali duri. Il bronzo, essendo una lega di rame e stagno, si lavora molto bene, risulta morbido e consuma poco la parte diamantata.
Ciò che rimane difficile, è effettuare i chiaroscuri.
Per quanto riguarda questo pezzo (vedi foto), ho inciso i nomi degli autori (Scultore Ruggero Zamponi, titolo del libro “il Sigillo” e gli autori Renato di Properzio e Luigia Antonella Orlandi), lungo i bordi del rosone.
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